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La necropoli a domus de Janas di 15 tombe di Tracucu a Lotzorai

A un’ora da Muravera nel comune di Lotzorai esiste una necropoli ipogeica a domus de Janas costituita da 15 tombe. Si trova  nella collina di Tracucu, rilievo che appartiene al complesso granitico di Bruncu Crabiola.

Nel corridoio di una delle tombe sono stati ritrovati frammenti ceramici appartenenti alla cultura di Ozieri (3800-2900 a.C.) .

Tre vasi interi attribuibili alla cultura di Bonnanaro (2350-1600aC),  documentano il riutilizzo della necropoli nelle fasi iniziali dell’età del Bronzo.
Le tombe (ben 15), realizzate prevalentemente a sviluppo planimetrico longitudinale, sono sia monocellulari che pluricellulari. Entrambe le tipologie presentano un corridoio di accesso (dromos), che in alcuni casi raggiunge la  lunghezza di 5 m.; in alcuni casi, un’anticella precede la cella.
Esiste nei pressi anche un nuraghe complesso che si trova nella collina di Tracucu.

 

Origine del nome Colostrai

Colostrai- Il toponimo è da connettere col nome di pianta sicuramente sardiano o protosardo golósti, (g)olósti(u), (g)olóstri, bolóstiu «agrifoglio» (Ilex aquifolium L.), il quale è da confrontare – non derivare – col greco kélastros «agrifoglio» (di origine ignota; GEW, DELG),col basco gorosti, col navarrese golostia, gorostia «agrifoglio» (evidentemente si tratta di un unico “fitonimo mediterraneo” conservato in Grecia, in Sardegna e nell’Iberia) (DILS, LISPR). La zona dunque ha derivato il suo nome dalla particolare presenza, in origine, di agrifogli.- La curatoria di Colostrai è citata nella Chorographia Sardiniae (200.25) di G. F. Fara per gli anni 1580-1589.

 Notevole è il fatto che sulla costa orientale dell’Isola, presso Muravera, esiste uno Stagno di Colostrai, e nelle Carte volgari campidanesi compare un toponimo corradicale Tolostrai (CV 282, 298, 303).

Miniere e minerali

Muravera e in generale tutto il Sarrabus, ha una storia mineraria importante. L’argento italiano fino al 1930 era tutto Sarrabese.

Argento nativo in filamenti: rarissimo. Oggi restano le testimonianze di quell’epoca :  gli accessi alle miniere, edifici, laverie, le polveriere, un villaggio minerario in abbandono, il museo minerario. Andiamo a visitarle in passeggiata.

I percorsi e le passeggiate che si possono fare sono diverse:

A Muravera:

Miniere d’argento a Baccu Arrodas (sentiero 201)

polveriera dei minatori

All'ingresso della miniera
All’ingresso della miniera

 

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A San Vito

Miniere d’argento a San Vito e Burcei

Miniere d’argento a Monte Narba

A Villaputzu

Miniere antimonio a Baccu Locci

La via dell’argento

 

Domus de Janas, nuraghi, tombe dei giganti

E’ possibile visitare i siti archeologici di Muravera, facciamo una passeggiata salutare nei nostri boschi e osserviamo le testimonianze del passato.

Nel Sarrabus ci sono nuraghi, tombe dei giganti, domus de Janas, circoli di menhir. Certe strutture sono state realizzate 1500 anni prima della nascita di Cristo, ma sono ancora in piedi.

Non è facile trovarle….. ma si può essere accompagnati.